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L'inizio del libro è di carattere autobiografico: a 20 anni l'autore viene strappato dalla quiete del convento francescano, conosce l'orrore del campo di concentramento e del "treno della morte", da Buchenwald a Dachau. E' un racconto drammatico che culmina nel momento in cui, sul treno, quattro francescani recitano il "Cantico di frate sole" accanto a un loro amico morente. La seconda parte del libro è la testimonianza appassionata di come si possa vivere l'ideale della fraternità universale, tra gli esseri umani e tutte le creature viventi, pur avendo fatto l'esperienza terribile del male e della cattiveria umana.